ROMA - Essere artisti dalla spiccata creatività può significare avere un numero doppio di partner sessuali. Quello che in molti avevano intuito leggendo le biografie di celebri poeti e pittori, ora secondo un gruppo di psicologi dell'università inglese di Newcastle è anche una verità scientifica. I ricercatori hanno preso in esame in particolare la vita sentimentale di Pablo Picasso, Lord Byron and Dylan Thomas, giungendo alla conclusione che le loro capacità artistiche agivano sulle donne come un magnete sessuale.
Per realizzare il loro studio gli piscologi Daniel Nettle e Helen Clegg hanno intervistato 452 cittadini britannici di entrambe i sessi, compresi artisti professionisti, poeti e pazienti affetti da schizofrenia, facendogli domande sulla loro attività creativa, sulla loro attività sessuale e la loro salute mentale. Alla fine sono giunti alla conclusione, pubblicata sulla rivista The Proceedings of the Royal Society, che artisti e poeti hanno mediamente dai 4 ai 10 partner sessuali, contro i tre delle persone "comuni". Risultato che vale tanto per gli uomini quanto per le donne.
"E' possibile - ha commentato il dottor Nettle - che le persone molto creative conducendo una vita in stile bohemian, agiscono maggiormente sulla base di impulsi sessuali, spesso semplicemente per arricchire il loro campo di esperienze". Un tipo di condotta di vita che secondo Nettle è ben esemplificato da tre artisti come Picasso, Byron e Thomas "famosi per la loro pittura o la loro poesia, ma anche per la loro attrazione sulle donne".
Quali i motivi di tanto successo? Gli psicologi si spingono in varie interpretazioni dei risultati. In primis, arte è un po' follia e questo è un connubio che affascina circondando l'individuo di un'aureola di mistero che diventa il suo asso nella manica, magari supplendo a qualche carenza nell'aspetto fisico. L'artista eccentrico è proiettato al centro dell'attenzione e spicca anche se non ha il corpo scolpito.
D'altra parte però, questa maggiore facilità di rapporti potrebbe semplicemente essere parte di un copione o di stile di vita: il creativo è lontano dagli schemi usuali che di solito sono legati al rapporto di coppia, frequenta ambienti più libertini e quindi ha semplicemente maggiori possibilità di incontri. Inoltre può essere anche meramente più incline a trasmettere questa immagine di sé, cioè a tener vivo lo stereotipo. Viceversa un individuo "medio" tende a non osannare le "scappatelle" perché da lui ci si aspetta maggiore serietà e fedeltà col partner.
E gli psicologi azzardano anche una ragione evoluzionistica del fatto che menti al limite tra salute e follia, o anche personalità tendenzialmente schizofreniche non siano state falcidiate dall'accetta della selezione naturale del più "sano": la loro verve e, quindi, il loro successo sessuale gli avrebbero garantito di perpetuare le basi del disturbo psichico.
(30 novembre 2005) - www.repubblica.it