I bugiardi hanno “più cervello”
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
03/10/2005 9.25.00
Per dire bugie ci vuole cervello e infatti uno studio pubblicato sul British Journal of Psychiatry mostra che i bugiardi patologici hanno fino al 26 per cento di materia bianca in più in una regione della corteccia cerebrale già associata alla menzogna in precedenti studi. Autore dello studio, che potrebbe far luce su quanto ci sia di innato e involontario in alcuni comportamenti umani come quello di mentire al prossimo, il gruppo di Yaling Yang all'Università della California del Sud.
Lo studio ha coinvolto 49 individui di cui 12 considerati bugiardi patologici, 21 individui sani di controllo, 16 con disturbi di tipo anti-sociale anch’essi usati come gruppo di controllo. I ricercatori hanno esaminato varie caratteristiche associate alla bugia, dal semplice mentire al tradimento, dalla capacità di manipolare il prossimo a proprio favore al mentire per ottenere i benefici del fingersi ammalato. Gli esperti hanno poi esaminato il volume della corteccia prefrontale, una zona del cervello legata al rimorso e ai comportamenti indotti da considerazioni morali la cui attività, in precedenti ricerche, sembrava in qualche modo coinvolta nell’atto di dire bugie.
Osservando il cervello con la risonanza magnetica funzionale gli esperti hanno evidenziato una correlazione tra volume di sostanza bianca (i corpi dei neuroni, quindi la “materia pensante”) e propensione a raccontare frottole. I bugiardi incalliti avevano dal 20 al 26 per cento di sostanza bianca in più degli individui di controllo. Queste differenze di dimensioni non possono in nessun caso essere ricondotte a differenze di età, di etnia, di quoziente intellettivo o abuso di sostanze.
Questo a detta degli autori è il primo studio che associ una differenza anatomica al comportamento del mentire. I risultati sarebbero anche in buon accordo col fatto che i bambini autistici, cui si riconosce una corteccia prefrontale con volume ridotto di sostanza bianca, mentono in media molto meni dei coetanei sani. È probabile che queste differenze anatomiche siano un presupposto alla capacità di mentire in quanto dire bugie presuppone l’abilità di capire gli altri, sapere come manipolarli, inventare pretesti o giustificazioni plausibili, insomma avere un’ottima capacità di ragionamento magari associata a buone abilità linguistiche.
paola mariano
posted by Enrica Valdemarca |